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Seducente città di antichissima fondazione, Pistoia è un posto che stupirà gli amanti dell’arte e delle tradizioni. Poeti e scrittori hanno esaltato il fascino di quella che hanno ribattezzato “città di pietra incantata” e “città dalle larghe strade e dalle belle chiese”, e in effetti il centro offre al visitatore la possibilità di addentrarsi in un percorso ricco di chiesechiostripalazzi e monumenti che ruotano intorno a una piazza del Duomo tra le più affascinanti d’Italia. Senza contare che, ai margini della città, si trovano borghi, pievi e castelli fortificati di suggestiva bellezza.

Pistoia, proclamata Capitale italiana della cultura nel 2017, è una città di origine romana, il cui tessuto urbano ricalca i limiti delle tre antiche cerchie murarie. La piazza del Duomo è tutt’oggi definita dai principali edifici che nei secoli hanno caratterizzato la vita politica e religiosa della città: il Palazzo Comunale, il Palazzo Pretorio, la Cattedrale di San Zeno, il Palazzo dei Vescovi, il Battistero e la spettacolare torre campanaria.

La suggestiva Piazza della Sala appartiene al nucleo più antico, nucleo che include diversi edifici sacri (benché talvolta sconsacrati), che con la loro presenza testimoniano la centralità della religione nella storia di Pistoia. L’antico centro è compreso in un anello viario che ricalca il tracciato della prima cerchia di mura, passeggiando tra queste strade ci si imbatte in opere inaspettate e preziose: oltre alla già citata Piazza del Duomo vale la pena ricordare l’Ospedale del Ceppo, decorato dal maestoso “fregio robbiano”, oppure la pieve di Sant’Andrea, con lo splendido pulpito di Giovanni Pisano, o ancora la Chiesa del Tau, completamente decorata di bellissimi affreschi medievali. Lo sguardo di chi visita Pistoia sarà poi attratto dai marmi bianchi e neri che decorano l’esterno della chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, poco oltre la quale si può raggiungere il complesso della chiesa di San Filippo Neri e della Biblioteca Fabroniana.

Ma per scoprire davvero Pistoia è necessario uscire dal centro della città, facendolo il visitatore è portato a varcare – stavolta dall’interno verso l’esterno – la più estrema delle cerchie murarie: la terza. Su quest’ultimo avamposto vale la pena di soffermarsi: tale singolare struttura muraria è di forma quadrilatera, ai suoi vertici si aprivano le quattro porte che immettevano sulle principali direttive verso l’esterno. In età medicea questa terza cortina ebbe il curioso scopo di proteggere l’anello di territorio controllato dai Medici dalle insurrezioni dei pistoiesi, ribaltando così l’usuale funzione del sistema difensivo. Oggi varcare questo limite significa scoprire la Pistoia che popola i colli che la circondano, da esplorare perdendosi tra i sentieri dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, in cui scoprire angoli dall’incanto inaspettato come il bel borgo di Orsigna (una volta lì può valere la pena una sosta al Molino di Giamba), un modo perfetto per entrare in contatto con la natura scoprendo l’anima più nascosta e agreste della città.

Per gli amanti della musica un periodo ideale per visitare Pistoia è il mese di luglio, quando va in scena il Festival Blues in piazza del Duomo. Mentre chi preferisce il folklore può fermarsi a seguire la Giostra dell’orso, che ripropone i fasti di un torneo medievale in costume.

CUCINA TRADIZIONALE E PRODOTTI TIPICI
CUCINA E PIATTI TIPICA DI PISTOIA

La cucina pistoiese è caratterizzata, come tutta la cucina toscana, dalla parsimonia che la rende sana anche se a prima vista può sembrare povera. Come da tradizione, vengono utilizzati anche ingredienti “di riciclo”. Tra gli antipasti è famosa la fett’untal’arista sott’olio, i crostini di milza, i crostini di frattaglie di pollo (o crostini neri) ed i crostoni di cavolo nero. Come primi piatti: la zuppa di pane alla pistoiese, la zuppa di pane della montagna pistoiese, il carcerato, la farinata con le leghe ed i maccheroni all’anatra (piatto tipico della festa del patrono San Jacopo). I secondi più rinomati sono lo zimino di lampredotto, la trippa, la rigaglia, il lesso rifatto e i fegatelli di maiale nella rete. Come contorni infine: i fagioli di sorana al fiasco, i fagiolini serpenti in umido, i funghi trifolati. I dolci tipici sono, invece, il berlingozzo, i cenci (tipici del periodo carnevalesco), oltre ai necci e al castagnacciotipici della collina pistoiese fatti dalla farina neccia o farina dolce tratta dalla frantumazione delle castagne, i confetti di Pistoia (confetti a forma di riccio), i brigidini.

Cucina tradizionale della Toscana

La cucina toscana è costituita, principalmente, di piatti e dolci tradizionali che mantengono inalterata la loro preparazione da molti anni.
Il pane senza sale è un'usanza che poche altre regioni hanno adottato (come l' Umbria). Pare che l'usanza risalga al XII secolo quando, al culmine della rivalità fra Pisa e Firenze, i pisani misero in pratica prezzi elevatissimi al prezioso cloruro di sodio. Esiste poi anche un'ipotesi che dice fossero gli stessi signori di Firenze ad imporre tasse particolarmente esose per l'uso del sale.
In Toscana, la sacralità del pane, ovvero l'importanza di non buttarlo via ma di utilizzarlo anche quando è raffermo, è testimoniata da una lunga serie di antiche ricette ancora molto diffuse: la panzanella, la panata, la ribollita, l'acquacotta, la pappa al pomodoro, la fettunta, la zuppa di verdura, la farinata la minestra di cavolo nero o il Pan co' santi.
Altra caratteristica della cucina toscana per eccellenza è l'uso di carni bianche e di selvaggina. I prodotti dell'aia del podere, dove pascolano liberamente polli, tacchini, oche, faraone e piccioni insieme coi conigli e la selvaggina come la lepre e il cinghiale, il fagiano e l'istrice costituiscono da sempre il menu delle grandi feste. Il maiale anch'esso è molto usato, basti pensare al famoso salame toscano, alla finocchiona, al prosciutto conservato sotto sale, al lardo di Colonnata alle salsicce e ai prodotti particolari come il buristo anch'esso frutto dell'ingegnosità della povera gente.
Tra i formaggi la tradizione si concentra sul pecorino toscano, come prodotto da conservare: i più famosi quello di Pienza e quello maremmano; mentre troviamo la ricotta e il raveggiolo tra i formaggi molli.
Infine grande spazio ai dolci, dove spiccano il panforte, i ricciarelli, i cavallucci, la zuppa del duca, la torta di cecco, i migliacci, i cantuccini di Prato.

I vini della toscana

La Toscana è stata da sempre una regione famosa per i vini prodotti, che attualmente sono suddivisi in otto DOCG e 34 DOC, oltre a numerose IGT, tra le quali spiccano anche alcune produzioni di altissimo livello, note nel mondo enologico con l'appellativo di supertuscans.

Mentre le zone della Toscana centrale (province di Firenze e Siena) sono note in tutto il mondo da diversi decenni per la produzione del Chianti Classico, del Brunello di Montalcino e del Vino Nobile di Montepulciano, negli ultimi anni si sono affermati i vini prodotti nelle aree costiere (province di Livorno e Grosseto), favorite maggiormente dal clima più mite, secco e soleggiato, tra i quali spicca l'eccellenza del Bolgheri Sassicaia o del tignanello, la struttura e l'equilibrio dei vini rossi maremmani (Morellino di Scansano, Montecucco e Monteregio di Massa Marittima) e l'armonia dei bianchi (Ansonica). Sempre più quotati anche i vini rossi e bianchi della provincia di Arezzo. Tra gli altri vini della Toscana, possono essere ricordati il Carmignano, uno dei più antichi vini della toscana prodotto nell'omonimo comune in provincia di Prato, la celebre Vernaccia di San Gimignano, il Pitigliano, il Montescudaio e il Vin Santo.

MONUMENTI, LUOGHI DI INTERESSE E STORIA

La città di Pistoia è particolarmente ricca di pregevoli monumenti romanici e rinascimentali (in particolare chiese) e soprattutto può vantare una delle più suggestive piazze d’Italia: piazza del Duomo, centro geometrico di Pistoia, monumentale fulcro sia del potere civile che ecclesiastico che comprende svariate architetture di pregio quali:

La Cattedrale di San Zeno, intitolata a San Zeno vescovo, che custodisce al suo interno l’altare argenteo di San Jacopo. Costruita nell’alto medioevo, fu distrutta da due incendi e quindi ricostruita nel XIII secolo e successivamente rimaneggiata fino all’epoca moderna. Il suo aspetto esterno risale al XIV secolo; l’interno a tre navate è originario del Trecento, abbellito da affreschi seicenteschi e numerosi quadri. Sotto al presbiterio si trovano i resti visitabili di una villa romana di età imperiale e della chiesa originaria. L’altare di San Jacopo, a cui lavorò anche Filippo Brunelleschi, è un capolavoro dell’oreficeria sacra e fu realizzato tra il 1287 e il 1456.

Il campanile del Duomo, costruito su di un’antica torre di origine longobarda in stile romanico, è diviso in tre ordini di loggette e provvisto di cella campanaria con tanto di cuspide che a causa di terremoti che flagellarono la città in epoca tardo-medievale venne rifatta più volte. Costruito nel XII secolo, l’aspetto attuale risale al 1576; raggiunge un’altezza totale di 67 metri ed è uno dei più bei campanili d’Italia.

Il Battistero di San Giovanni in corte del XIV secolo, in stile gotico, con decorazioni in marmi bianco-verdi. A pianta ottagonale e sormontato da una pittoresca cupola, progettato dalla bottega del celebre Andrea Pisano; al suo interno custodisce un fonte battesimale risalente al 1226.

Il Palazzo dei Vescovi composto da loggiato, al primo piano, in stile gotico e restaurato nel 1981. I sotterranei sono arricchiti da un importante percorso archeologico con scavi in sito di una stele etrusca di tipo fiesolano, una fornace romana e di tratti di mura dell’antica Pistoriae. Da non molti anni è aperto al pubblico ed è un raro esempio di museo dello scavo stratigrafico. Costruito sotto forma di palazzo fortificato nell’anno 1000, l’aspetto attuale risale al XII secolo quando fu trasformato in palazzo signorile; fu la residenza dei vescovi per ben 8 secoli.

Il Palazzo Pretorio o del tribunale anch’esso in stile gotico (ha perso negli interni parte del suo stile a causa dei lavori di ampliamento condotti nell’Ottocento). È famoso per il suo cortile interno con gli stemmi dei magistrati. Costruito nel XIV secolo e pesantemente rimaneggiato nell’Ottocento, fu da sempre la dimora di coloro che amministravano la giustizia. L’aspetto esterno, tuttavia, è simile all’originario. L’altra sede del Tribunale è il Palazzo San Mercuriale, dal nome del primo vescovo di Forlì, a cui era dedicato un monastero anticamente qui collocato.

Il Palazzo del Comune, con una bella facciata ornata di bifore e trifore. Iniziato nel XII secolo, raggiunse l’aspetto attuale solo nel 1350 circa. Un’importante ristrutturazione interna avvenne nel Cinquecento. Sulla facciata campeggiano lo stemma dei Medici e la testa del Re Negro Musetto di Maiorca, ucciso da un capitano pistoiese nel 1114. L’interno è ornato da bellissimi affreschi cinquecenteschi, sede del “Centro di Documentazione Giovanni Michelucci” e del Museo Civico.

L’ex chiesa di Santa Maria Cavaliera, costruita nel 979, subì molti rimaneggiamenti tanto che oggi è molto difficile individuare tracce dell’aspetto originario.

L’altomedioevale torre di Catilina, alta 30 metri. Il nome della torre deriva da una leggenda secondo la quale il corpo del generale romano Catilina fu sepolto in questa via, che si chiama appunto “Tomba di Catilina”.

Di seguito altri monumenti e luoghi d’interesse presenti a Pistoia.

Chiese

In stile romanico

chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, con un’ampia decorazione in marmi bianchi e verdi. Iniziata nel XII secolo, fu ampliata nel XIV. All’interno si trovano bellissime opere scultoree, come il pergamo di Fra’ Guglielmo da Pisa, scolpito nel 1270, e la celebre Visitazione di Luca della Robbia, in terracotta invetriata, del 1445. Nell’interno sono da notare l’acquasantiera di Giovanni Pisano e il polittico medievale di Taddeo Gaddi, che rappresenta la Madonna in trono con San Iacopo, San Giovanni Evangelista, San Pietro e San Giovanni battista. Interessanti anche il crocifisso e il chiostro romanico, entrambi del Duecento.

chiesa di San Pier Maggiore, sconsacrata, costruita in epoca longobarda. La facciata è stata ultimata nel 1263, mentre l’interno è stato modificato nel 1640 e vi si trova un bell’organo ottocentesco. Anticamente il vescovo, al termine di una lunga processione, giungeva in questa chiesa dove si scambiava gli anelli con la badessa in una sorta di matrimonio mistico. Questa scena è rappresentata nel dipinto di Kristian Zahrtmann “il matrimonio mistico di Pistoia”.

chiesa di San Bartolomeo in Pantano, con un antico pergamo all’interno di Guido Bigarelli.

chiesa di San Michele in Cioncio.

chiesa di Sant’Andrea, con all’interno il celebre pulpito di Giovanni Pisano.

chiesa di San Biagio o di Santa Maria in Borgo Strada, conserva affreschi di epoca seicentesca.

In stile rinascimentale

Basilica della Madonna dell’Umiltà coronata con una cupola ottagonale, opera di Giorgio Vasari, alta 59 metri.

chiesa di Santa Maria delle Grazie, o del Letto, situata in piazza San Lorenzo.

ex chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel secolo XVI dall’architetto pistoiese Ventura Vitoni (1442-1522) e ricostruita negli anni cinquanta dopo essere stata danneggiata gravemente durante la seconda guerra mondiale. Al suo interno è visibile un grande crocifisso ligneo attribuito allo stesso Vitoni. Nell’anno 2015 la facciata è stata completamente restaurata e riportata all’antico splendore da parte dell’Ente proprietario, Fondazione Conservatorio “San Giovanni Battista”. Nell’anno 2017, anno di Pistoia capitale della cultura,’ è stato presentato nel Conservatorio il restauro dei frammenti di una pala, distrutta dal bombardamento del 1943, del pittore Sebastiano Vini, detto il Veronese, relativa alla ADORAZIONE DEI PASTORI. La nuova pala è stata così restaurata e adeguatamente sistemata nell’ex chiesa.

In stile barocco

chiesa della Santissima Annunziata famosa anche per il Chiostro dei Morti, ricco di lunette istoriate.

chiesa dello Spirito Santo.

chiesa di Santa Maria del Carmine, recentemente restaurata.

In stile moderno

chiesa delle Sante Maria e Tecla di Giovanni Michelucci

chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Maria al Villaggio Belvedere, di Giovanni Michelucci, prototipo della più celebre chiesa dell’Autostrada del Sole a Firenze

Nei dintorni

pieve di San Michele a Groppoli, con pregevole statua dell’Arcangelo all’interno

ex convento di Giaccherino, in posizione dominante la valle del Vincio di Montagnana

pieve di San Giovanni Evangelista a Montecuccoli in Valdibure

santuario della Madonna di Valdibrana;

Palazzi

Palazzo dei Vescovi, Palazzo Vescovile Nuovo, Palazzo Panciatichi, con originali finestre a crociera, Palazzo Fioravanti, Palazzo Manni, Palazzo Tolomei, Palazzo Rospigliosi, Palazzo Ganucci Cancellieri, Palazzo del Priorino, fine Cinquecento inizi Seicento, attribuito all’architetto Jacopo Lafri, Palazzo de Rossi, Palazzo Amati (poi Amati Cellesi), Palazzo della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, costruito in stile neorinascimentale nel 1905, ex Casa del Balilla di Pistoia del 1928, progettata da Giovanni Michelucci, Palazzo del Capitano del Popolo, Palazzo Rospigliosi Pallavicini, Palazzo del Monte Pio, Palazzo Fabroni, Palazzo Marchetti, Palazzo Cancellieri, Palazzo Rossi Cassigoli, Palazzo delle Poste, Palazzo Scarfantoni poi Manni, sul Corso, Palazzo Macciò già appartenuto alla famiglia Fabroni, conserva alcuni affreschi attribuiti a Giovanni Bartolomeo Cristiani

Ville

Villa Philipson a Valdibrana, Villa Celle a Santomato, Villa Puccini di Scornio, Villa Colonna, Villa de’ Rossi Passerin d’Entreves, Villa de’ Franceschi, Villa La Farnia a San Giorgio all’Ombrone, Villa Iozzelli, Villino Pacini

Teatri

Teatro Manzoni
Teatro Mauro Bolognini

Altri edifici e strutture

Cinema Eden, Condominio di via San Biagio, Edificio Il Triangolo, Edificio dei bagni pubblici, Ex sede Consorzio Pistoiese Trasporti, Mensa Sant’Agostino, Palazzina d’ingresso Officine San Giorgio, Villaggio Belvedere, Centro Polifunzionale per servizi alle imprese, Centro annonario, Casa-studio Vivarelli, Casa museo Sigfrido Bartolini, Pantheon degli uomini illustri, Il Padiglione di emodialisi progettato da Giannantonio Vannetti e realizzato nel 2005, ospita al suo interno un murale di Sol LeWitt e opere di Claudio Parmigianni, Hidetoshi Nagasawa, Daniel Buren, mentre nel contiguo giardino sono collocate le opere di Dani Karavan, Robert Morris, Gianni Ruffi, Piazza della Sala, dove si svolge da secoli il mercato degli ortaggi, con al centro, in marmo, il pozzo detto “del Leoncino”, danneggiato nella seconda guerra mondiale e reintrodotto nella piazza nel 1989, Giardino zoologico di Pistoia, costruito nel 1970 e ristrutturato nel 2005 per migliorare le condizioni degli animali presenti, copre una superficie di 7 ettari e ospita circa 400 animali appartenenti alle classi dei mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e insetti, L’Area Ex Breda è lo spazio occupato dagli inizi del secolo XX dalle Officine meccaniche ferroviarie pistoiesi San Giorgio trasferite nel 1973 in zona esterna della città; a seguito di un complesso piano di riqualificazione, la zona vede ora la presenza della Biblioteca San Giorgio, di una sede distaccata dell’Università di Firenze, la sede dell’INAIL, un albergo, la sede dei Carabinieri e della Questura.

PISTOIA ED ARTE: CINEMA, LETTERATURA, TEATRO ED EVENTI
Archivi e biblioteche

Nella città sono presenti diversi archivi e biblioteche: la principale biblioteca pubblica è la Biblioteca San Giorgio; svolgono un ruolo di conservazione la Biblioteca Forteguerriana, una delle più antiche d’Italia, nata nel 1473 da una donazione del cardinale Niccolò Forteguerri e la Biblioteca Fabroniana, istituita nel 1726 nei locali allestiti sopra la chiesa dei SS. Filippo e Prospero. È presente l’Archivio di stato di Pistoia, l’Archivio Bardi, l’Archivio CGIL e la Biblioteca del centro di documentazione che raccoglie dagli anni sessanta materiale a carattere politico-sociale.

Istituti culturali

Il Funaro, centro culturale dedicato al teatro, che ospita la donazione del Fondo Andres Neumann costituito da parte del suo archivio professionale (1972-2000) e da una raccolta di libri teatrali;

Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista, Agenzia Formativa di rilievo e antico Conservatorio femminile leopoldino.

Musei

Museo civico, è ospitato all’interno del Palazzo Comunale. In esso è rappresentata l’intera storia artistica della città e comprende opere provenienti dalle soppressioni di Settecento e Ottocento, lasciti, donazioni (come la collezione Puccini) e opere di antica proprietà comunale.

Palazzo dei Vescovi, all’interno vi è un percorso archeologico e il museo della Cattedrale di San Zeno.

Palazzo Rospigliosi, a poca distanza dalla Piazza del Duomo si trova l’imponente edificio donato in anni recenti alla diocesi di Pistoia. Esso ospita il Museo diocesano e il Museo del ricamo. Pistoia e il suo territorio vantano un’antica e affermata tradizione dell’arte del ricamo. Il museo ad essa dedicato comprende un’esposizione permanente e prestiti temporanei. Palazzo Rospigliosi ospita anche il museo Clemente Rospigliosi, costituito dall’appartamento che la famiglia volle allestire all’illustre parente Giulio Rospigliosi per le sue eventuali visite in città, e rimasto praticamente intatto nei secoli.

Ex Ospedale del Ceppo, con il museo dei ferri chirurgici, la saletta anatomica e il famoso robbiano, fregio delle sette opere di misericordia.

Palazzo Fabroni, sede di esposizioni permanenti e mostre dedicate all’arte contemporanea. Inoltre vi è la Casa studio Fernando Melani. Particolarmente singolare quest’ultima, in quanto non mera contenitrice di opere d’arte ma essa stessa un’opera d’arte, riallestita dopo il restauro come l’artista l’aveva voluta lasciare e dove ogni cosa, anche un sacco di fiammiferi o una scala sommersa di giornali trovano la loro spiegazione nelle parole stesse dell’artista.

Museo Marino Marini, sede e museo della fondazione dell’omonimo artista che nacque nella città.

Centro di Documentazione Giovanni Michelucci, anch’esso ospitato all’interno del palazzo comunale.

Casa museo Sigfrido Bartolini, sede della omonima Associazione-“Centro Studi”, e di un importante Archivio (notificato dal Ministero dei Beni Culturali) contenente il Fondo epistolare di Sigfrido Bartolini e i fondi “Barna Occhini” e “Giulio Innocenti” oltre a inediti di autori del ‘900 quali G.Papini,G. Manzini, G. Spadolini ecc. La casa museo è sede anche della biblioteca entrata a far parte della Rete Documentaria Pistoiese. Particolarmente interessante lo “studio-laboratorio” nel quale l’artista,considerato uno dei maggiori incisori del ‘900) per 12 anni aveva lavorato all’edizione nazionale del Pinocchio, illustrato da più di 300 xilografie in nero e a colori.

Villa Celle a Santomato che ospita opere di arte ambientale di molti artisti quali tra gli altri: Alberto Burri, Sol LeWitt, Beverly Pepper, Anselm Kiefer, Keith Haring.

Casa-studio Vivarelli, nelle campagne di Arcigliano, sede della Fondazione Jorio Vivarelli.

Fondazione Luigi Tronci, Museo della Musica e degli Strumenti Musicali a Percussione.

Cinema

A Pistoia nel 2005 è stato girato il film Ti amo in tutte le lingue del mondo diretto ed interpretato da Leonardo Pieraccioni. Il film è stato girato in gran parte nei locali dell’Istituto Tecnico “Pacini”, il cui Preside, Paolo Baldassarri, è stato sostituito nel film dal cantautore Francesco Guccini. Nel 2006 è stata girata la miniserie televisivaLe ragazze di San Frediano diretta da Vittorio Sindoni. Nel 2010 invece è stata girata una parte del film Amici miei – Come tutto ebbe inizio diretto da Neri Parenti. Sempre nel 2010 è stato girato il film La fine è il mio inizio sulla vita di Tiziano Terzani per la regia di Jo Baier, con Elio Germano e Bruno Ganz. A Montecatini è stato invece girato La pazza gioia di Paolo Virzì.

EventI
  • Giostra dell’orso, tradizione medievale dove in una sorta di palio equestre con tornate si sfidano i rioni cittadini; ogni anno il 25 di luglio. I rioni: Grifone (colori bianco e rosso); Cervo Bianco (verde e bianco); Leon d’Oro (giallo e rosso) e Drago (verde e rosso). La Giostra dell’orso è stata sospesa dopo gli incidenti che costarono la vita a due cavalli nell’edizione del 2014. La manifestazione è stata ripresa, dopo un referendum cittadino sul suo mantenimento, nell’anno 2016. Il regolamento ha subito pesanti modifiche consistenti, perlopiù, nell’inserimento di stringenti limitazioni della velocità e nell’introduzione di un tempo minimo per tornata.
  • Pistoia Blues, rassegna internazionale di musica blues, considerata tra le cinque più importanti in Europa; nata nel 1980 si svolge a cadenza annuale nella seconda settimana del mese di luglio. Diversi artisti celebri hanno onorato la città della loro presenza, tra i quali: Frank Zappa, B.B. King, Deep Purple, Dream Theater, Muddy Waters, Bob Dylan, Stevie Ray Vaughan, John Lee Hooker, Lou Reed e Canned Heat, Carlos Santana, Steve Vai, Joe Satriani, Ray Charles, Patti Smith, Joe Cocker, Robert Plant, The Doors, Chickenfoot, Joss Stone, PFM, Porcupine Tree, Gamma Ray, Anathema, David Bowie, Skunk Anansie.
  • Pistoia – Dialoghi sull’uomo, festival di approfondimento culturale dedicato all’antropologia e alla sociologia del presente. Diretto da Giulia Cogoli, è nato nel 2010 su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e del Comune di Pistoia. Ogni edizione si svolge nell’ultimo fine settimana di maggio ed è dedicata ad un tema specifico trattato da sociologi e antropologi, ma anche da scienziati, filosofi, scrittori, registi, artisti italiani e stranieri.
  • Leggere la città, festival di urbanistica che rende omaggio anche nel titolo al grande architetto pistoiese Giovanni Michelucci, richiamando il suo libro “Pistoia: leggere una città”. Si svolge normalmente la seconda settimana di aprile. Ogni edizione ha un tema attorno al quale vengono organizzate mostre, incontri, spettacoli laboratori. L’edizione del 2015 è stata dedicata allo spazio pubblico.
  • Infanzia e città, progetto culturale a cura dell’Associazione Teatrale Pistoiese che ha lo scopo di trovare un dialogo tra educazione ed espressioni artistiche, tra sguardo dell’infanzia e spazio pubblico. Si svolge normalmente nel mese di ottobre.
  • Presente italiano: il cinema che non ti aspetti, festival cinematografico interamente dedicato al cinema italiano in un ideale confronto tra il presente e il passato. Diretto da Michele Galardini si svolge nel mese di ottobre.
  • Arca Puccini, festival di musica, arte e cultura dove protagonista è il mondo giovanile pistoiese. Si svolge nel mese di novembre.
  • Pistoia Festival, ricco calendario di appuntamenti culturali concentrati nel mese di luglio.
  • Festa della Spiga: celebrazione ideata da Niccolò Puccini che si tiene ogni 200 anni. L’ultima celebrazione risale all’anno 2000.
  • Settimana sociale italiana del 1907 (prima edizione) e Settimana sociale 2007 (In ricordo del centenario dell’iniziativa).
  • Dal 21 settembre 2013 al 29 settembre 2013 nella città, come a Firenze, Lucca e Montecatini Terme si sono svolti i Campionati del mondo di ciclismo su strada 2013.